lunedì 21 febbraio 2011

MAMA AFRICA

Anche in Libia è arrivata l'onda della rivolta, l'onda che è stata respinta dal colonello Gheddafi con la violenza, producendo centinaia di morti ed ancor più feriti. C'era da aspettarselo da un dittatore sanguinario che fa rabbrividire l'intera comunità internazionale; però la Libia per l'Italia è un partner importante, ahimè tramite il  Nano è stato firmato  il Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione suggellato a Bengasi il 30 agosto 2008. Il Pazzo e il Nano hanno voluto chiudere un vecchio contenzioso coloniale con tanto di risarcimento in forma di investimenti...circa 5 miliardi di euro in 20 anni, per la realizzazione di progetti infrastrutturali. Una operazione “risarcitoria"....ma non solo...perchè l'amicia stretta, prevede il controllo delle frontiere terrestri libiche al fine di combattere il terrorismo, la criminalità organizzata, il traffico di stupefacenti e l’immigrazione clandestina.  L’Italia ha delegato alla Libia le funzioni di controllo e contrasto dei flussi migratori. E dunque l’Italia ha iniziato una politica di respingimenti indiscriminati verso la Libia, senza neppure preoccuparsi degli eventuali richiedenti asilo o delle convenzioni internazionali sul diritto di asilo e sui diritti umani. Uomini e donne lasciati nel bel mezzo del deserto senza cibo, senza acqua....ora basta...non si può star a guardare così!!
LIBERTA' E DIGNITA' NON POSSONO ESSERE NEGATE....FANNO PARTE DI TUTTI GLI ESSERI UMANI!!


Rondini Migranti



Come un'ombra, fatta di nebbia appare l'immigrato
ammassato con tanta altra gente
spera che da questo viaggio verrà salvato.


La fame e la miseria hanno deciso la sua partenza per un altro continente.
Un viaggio infinito di pianto e di disperazione intriso.
Le mani, i calli e la salsedine
toccano barche di morte o di salvezza,
migliaia di sguardi sfiorano e scrutano un orizzonte ignoto.


Questa poesia è di chi non ha voce,
di chi ha sacrificato tutto ciò che aveva per continuare a sopravvivere,
per chi ha perso la gioia di vivere,
per chi è conscio della propria libertà rubata
da signorotti incravattati, che hanno contaminato la grande terra d'Africa di violenza e avidità.

Una poesia contro il pregiudizio di chi non vede....
che esistono migliaia di persone pronte a sacrificare tutto per aver salva la vita,

di chi non sa in quanto saturo di "cibo moderno"
tutto sprecato per una persona ma tolto a venti persone.


Svegliamoci, alziamoci dal torpore...nel quale ci hanno indotto..
presentato come nostro Eden!!
Siamo tutti migranti....siamo tutti esseri umani.


Ivana

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