I morti per cemento...non per il terremoto....tante storie ahimè...tante storie da raccontare per non dimenticare dove arriva la mente diabolica ed egoista dell'uomo...Testimonianza :
"Annalisa Angelini, una giovane neo mamma di 28 anni che è fuggita dall'ospedale a piedi nudi. "Uscivo da un cesareo alle 19.30, sono riuscita a scappare con i punti, senza scarpe, le flebo attaccate e mia madre con la bambina. Sono andata via dall'ospedale dell'Aquila, scappavano tutti, anche i medici. C'era mia madre che stava facendo la notte perché avevo appena subito l'intervento, il terremoto è stato molto forte, sono caduti dei pezzi dentro l'ospedale e siamo scappati a piedi e poi è arrivato mio marito con la macchina che mi ha portato a Chieti all'ospedale, con le flebo che ho staccato in macchina e la mia piccola Giorgia. Doveva essere il giorno più bello della mia vita - conclude la coraggiosa donna - e invece tante persone che conosco non si ritrovano".
Testimonianza della forza dell'amore che dona costantemente vita!!
Altra testimonianza: “Il bambino ha risentito più di tutti di questo brusco cambiamento”
e sereno come prima, sente la mancanza della sua cameretta bianca, dei suoi spazi, che lo hanno protetto fin dai primi giorni.
Da quando siamo usciti dalla clinica di Nizza dove ho partorito, ha vissuto a bordo dello yacht. Fuori dal nostro yacht Nathan Falco non è più sereno.
Mi sono messa a piangere, che altro potevo fare? Ho preso al volo due cose per Falco Nathan. Ho dovuto lasciare la culla, il fasciatoio, le medicine, i prodotti speciali per la pulizia del piccolo. Questa era diventata la sua casa in attesa che finissero la nostra nuova abitazione a Montecarlo, questione di giorni. È stato un trauma per me e per il bambino.
Ho perso il mio latte, ecco cosa è successo. E mio figlio si è dovuto abituare in fretta e furia a quello artificiale, il pediatra me ne ha suggerito uno molto buono, pare il migliore, però nessun latte artificiale sarà mai come quello della mamma. Sto prendendo delle cose per farmelo tornare. E sì che lo avevo allattato da subito, pure con sacrifici, perché allattare è una cosa bellissima, ma è anche stancante, un neonato mangia ogni due-tre ore, svegliarsi di notte per accudirlo non è uno scherzo". «terribile incubo» vissuto dopo il sequestro dello yacth da parte della guardia di Finanza, sul quale viveva con il figlio di due mesi e il marito Flavio Briatore, ora indagato per contrabbando e frode fiscale.
Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Briatore (ma chi sono??)
P.s. : vola Falco appena puoi, vola lontano.
Testimonianza della vacuità umana.
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