lunedì 10 gennaio 2011

ATLANTIDE: MITO O REALTA'? IL TEMPO LO SVELERA'

Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia:

" Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. "





Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sacerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi, che avrebbe visto vincenti i secondi. Secondo i sacerdoti, Atlantide era una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche. Situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all'Italia.
 Proprio nel periodo della guerra con gli Ateniesi un immenso cataclisma fece sprofondare l'isola nell'Oceano, distruggendo per sempre la civiltà di Atlantide.
Nel dialogo successivo, il Crizia, Platone descrive più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima.
Secondo Platone il dio Poseidone si sarebbe innamorato di Clito, una fanciulla di Atlantide, e "recinse la collina dove ella viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre d'acqua ...". Al centro della città vi era il tempio di Poseidone e Clito, lungo 250 metri ed alto in proporzione, rivestito di argento al di fuori e di ori all'interno, con al centro una statua d'oro di Poseidone sul suo cocchio di destrieri alati, che arrivava a toccare la volta del tempio. Poseidone e Clito ebbero 10 figli, il primo dei quali, Atlante, sarebbe divenuto in seguito il governatore dell'Impero.
La civiltà atlantidea divenne una monarchia ricca e potente e l'isola fu divisa in dieci zone, rappresentate da Platone di forma circolare, ognuna governata da un figlio di Poseidone e dai relativi discendenti. Inizialmente il loro era stato un governo saggio e giusto ma la convivenza con i mortali li corruppe a tal punto che Zeus fu costretto ad intervenire, inabissando l'isola.
Platone riferisce nel Timeo che l'isola era più grande della Libia (Nord Africa) e dell'Asia (Anatolia) messe insieme.

Ma aldilà del mito, descritto da Platone, cosa c'è? La scienza ufficiale, afferma che impossibile che sia esista una civiltà così progredita, in un passato così remoto, senza lasciar traccia...ma poco importa il pensiero della scienza....che teme che le sue solidi basi vengano scardinate dallo scoprire un popolazione così erudita da spodestare teorie e teorie!!
Dato che Atlantide è stata spazzata via in una notte, è possibile che nessuno degli abitanti si salvò? E se qualche atlantideo riuscì a sopravvivere e si spostò in giro per il mondo, portando la propria conoscenza in Sudamerica, in Egitto, in Grecia; i Toltechi  del Messico e i gli Incas del Perù affermavano di essere discendenti da Atlan una terra lontana, "dove si elevava un'alta montagna ed un giardino abitato dagli dei"; anche i Maya affermano che vi furono grandi cataclismi circa 11.860 anni fa, periodo in cui i sacerdoti egizi fanno coincidere l'abissamento di Atlantide.

Saranno tutte coincidenze? Tutti hanno le medesime fantasie? Non penso proprio...mi farò guidare dai dialoghi di Platone...per navigare alla ricerca di Atlantide e degli atlantidei.....per scoprire se esistettero realmente o se Platone intende Atlantide come un insegnamento.....

http://www.youtube.com/watch?v=aCGTJBcVC_w

 

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